CAPIZZI è un comune del Parco dei Nebrodi situato nell’entroterra della Sicilia, un centro di alta  montagna posto ad un’altitudine di 1120m s.l.m. Il clima risente di forti escursioni termiche, le  strade presentano pendenze e tortuosità e spesso d’inverno sono innevate e ghiacciate; questo  rende difficoltoso il raggiungimento della sede scolastica. Il paese presenta una bellezza paesaggistica non del tutto intaccata, con le sue montagne, il suo verde e le sue campagne, oggi più attrezzate di un tempo, ma è stato ed è contraddistinto da un isolamento storico per mancanza di adeguate vie di comunicazione e per lontani collegamenti con le arterie autostradali. Ne deriva una certa marginalità e limitatezza di esperienze e di occasioni culturali che hanno come conseguenza, per la popolazione, una maggiore difficoltà a sfruttare le opportunità di crescita e di confronto. Capizzi conta circa 3176 abitanti. E’ caratterizzato da un particolare centro storico, da zone in espansione e da nuovi quartieri popolari. Il territorio è ricco di testimonianze, di tracce e di segni che costituiscono peculiarità significative nell’ambito della storia siciliana. Il territorio non è sede di organi istituzionali importanti, né di servizi sociali significativi. Esiste una valida biblioteca comunale aperta al territorio e un centro sociale di recente costruzione il cui anfiteatro viene utilizzato per rappresentazioni teatrali. Sono presenti delle associazioni: sportiva, musicale e di volontariato che creano ulteriori possibilità di aggregazione per ragazzi e adulti. L’associazione Giovanile, istituita di recente, si occupa di iniziative culturali spesso patrocinate dall’Ente Comune. 

 

CESARO' è un comune del Parco dei Nebrodi, il cui territorio si estende per 214 km² su entrambi i versanti dei monti Nebrodi, ricoperti da incantevoli boschi di querce e dalla faggeta più meridionale d’Europa. In esso ricade il tratto più suggestivo della dorsale, con la vetta più alta, monte Soro (1847 m.), e i laghi Biviere e Maullazzo. Il centro abitato, che conta poco più di 2.500 abitanti, sorge ad un’altitudine di 1200 metri sul livello del mare. L’economia è prevalentemente legata ad attività agricole e silvo-pastorali. Di notevole rilevanza la produzione casearia e di prodotti tipici locali, valorizzati dai servizi di ristorazione locale. La sagra del suino nero e del porcino nero, ormai giunta alla XX edizione, è un’importante occasione per degustare e conoscere i prodotti tipici e i piatti della cucina locale. In tale circostanza migliaia di turisti, oltre a visitare i monumenti del centro storico, hanno la possibilità di assaggiare ed acquistare salumi, formaggi, carni, funghi e tanti altri prodotti della civiltà contadina, passeggiando tra gli stand, lungo il corso e la scenografica piazza S. Calogero.


SAN TEODORO
 è un comune del Parco dei Nebrodi, che sorge ai piedi del monte Abate a 1.182 metri s.l.m., su un territorio di 14 km². La popolazione è di circa 1400 abitanti. I primi registri del Comune risalgono al 1820, per il decennio che va dal 1929 al 1939, gli abitanti santeodoresi fecero parte del comune di Cesarò. Ritornò libero Comune nel 1939. Nel 1908 venne istituito l'ufficio postale, nel 1911 quello telegrafico. Nei primi anni Cinquanta San Teodoro raggiunse una punta alta di abitanti, grazie anche alla costruzione della diga di Ancipa, che assicurò lavoro a molti operai. Ma successivamente cominciò un lento e progressivo processo di emigrazione che ha ridotto notevolmente la popolazione. L’economia è prevalentemente legata ad attività agricole e silvo-pastorali. Ricca la produzione casearia e di prodotti tipici locali, valorizzati nelle sagre e feste paesane.